mercoledì 16 aprile 2008

trovato sul web...

Riporto un brano tratto da "Mani Sporche", libro pubblicato da Chiareletteree scritto da Barbacetto, Gomez e Travaglio, dal titolo "Riciclaggio diStato" (pag. 58).

'Il 25 settembre 2001 il governo Berlusconi vara il decreto del ministrodell'Economia Giulio Tremonti numero 350 sul rientro dei capitali detenutiall'estero: quelli illegalmente esportati, ma spesso anche illegalmenteaccumulati. Dietro la definizione di "scudo fiscale" si cela una realtàpreoccupante. Chiunque vorrà rimpatriare i capitali parcheggiati oltrefrontiera potrà farlo, depositandoli presso una banca italiana, che fungeanche da "mediatore": cioè trattiene, per conto dello Stato, una modicacassa del 2,5 per cento e rilascia al cliente una "dichiarazione riservata"di ricevuta. Ma la novità più ghiotta è l'assoluto anonimato garantito a chicompie l'operazione: un regalo che non ha precedenti nella storia delledecine di provvedimenti di condono e amnistia che costellano la storiad'Italia del dopoguerra. Questo "monumento all'evasore ignoto", come lodefinisce il senatore Zancan, preoccupa non poco la magistratura, che vedespalancarsi praterie incontrastate per il lavaggio - ormai legalizzato - deldenaro sporco. Il procuratore aggiunto di Torino, Bruno Tinti, parlaesplicitamente di "riciclaggio di Stato" e di "ricettazioneistituzionalizzata":

'Chiunque abbia accumulato denaro attraverso non solo l'evasione fiscale, maanche il traffico di droga, di armi, di esseri umani, il sequestro dipersona e cosi via, e fino a ieri lo teneva nascosto non potendogiustificarne il possesso, potrà ora riportarlo alla luce, pagando appena il2,5 per cento, e spenderlo o investirlo come meglio crede. Lo Stato gligarantisce un riciclaggio a prezzi modici e in forma anonima. Il riciclatoreottiene anche una dichiarazione riservata, da esibire in caso di controllidella Guardia di finanza. Ma la nuova legge è anche un formidabile condonofiscale mascherato, e a prezzi stracciati: non vedo cosa potrà impedire aqualsiasi evasore italiano di portarsi all'estero il nero, depositarlo su unconto qualsiasi, e farlo rientrare il giorno dopo con tanto di dichiarazioneriservata e pagando il suo bravo 2,5 per cento, anzichè le aliquote previsteper i comuni cittadini, che per certe cifre arrivano anche al 50 per cento.Qualsiasi delinquente potrà trasferire all'estero il suo bottino e poi farlovirtuosamente rientrare, pagando una modica somma e liceizzandolo ipsofacto. Ma la cosa più grave è che si rischia di innescare un circuitocriminogeno. Evasori e altri delinquenti approfitteranno dell'occasione perrifarsi una verginità fiscale e sociale; e subito dopo cominceranno a darsida fare per evadere e delinquere con rinnovato entusiasmo.

In attesa di un nuovo scudo.'Il governo e la maggioranza giustificano lo "scudo fiscale" con la necessitàdi "far riemergere il sommerso" e al contempo "riportare denaro fresco inItalia" con notevoli benefici anche per l'erario. Ma alcuni osservatorifanno notare la coincidenza fra il provvedimento e uno dei processi chevedono imputato il presidente del Consiglio, accusato di aver nascostoall'estero oltre 1500 miliardi di lire. Nulla di più che una coincidenza.'